Spesso traggo spunto da ciò che ci accade in rete per fare qualche riflessione sul nostro lavoro, sui lettori e su quello che in realtà cercano in un blog.
Il tema tra i blogger di food è abbastanza caldo per via del successo inspiegabile in termini di numeri di accesso o di fan -a volte farlocchi- di siti o blog che pubblicano contenuti alquanto discutibili.
Le aziende (e le loro agenzie) si fanno abbagliare da cifre a più zeri, convinte che questi blog/siti abbiano una buona reputazione e dunque possano influenzare i loro lettori negli acquisti di ingredienti o carabattole varie per la cucina. Offrono perciò lavoro, a volte retribuito in danaro, altre in cambio merce, a veri e propri spacciatori di ricette perfette per modo di dire. Sorvolo sul fatto che truccare i numeri*(anche acquistando follower, commenti e like) potrebbe configurare un vero e proprio reato di truffa, ma voglio soffermarmi, invece, sulla ragione per la quale la scarsa qualità dei contenuti proposti attiri tanti consensi.
Tralasciando anche la pratica ormai consolidata dei copia/incolla selvaggi o delle furbesche modifiche di una piccola percentuale di uno o più ingredienti, ovvero della vera e propria truffa perpetrata a danno dei lettori con torte, focacce, croissant ecc. comprati e fotografati, le cui ricette non daranno mai il risultato delle foto, mi sono domandata cosa in realtà cerca il lettore medio in un blog di cucina.
Io per prima, se cerco una ricetta in rete, vorrei che mi riuscisse bene al primo colpo senza tanti sbatti da psicopatica. Epperò non sempre è possibile, anzi diciamolo chiaro quasi mai, perché la cucina ha mille variabili che vanno dall'abilità del cuoco fino addirittura alle condizioni climatiche. Ci avete mai pensato? Allora quando leggo nel titolo "La ricetta perfetta di questo o quell'altro..." drizzo le antenne. ^_^
E perché, direte voi? Non è forse proprio la ricetta perfetta che stavi cercando?
E no no, cari miei, dipende...
Innanzitutto ricetta perfetta per chi e per cosa? Indubbiamente per chi scrive perchè, magari dopo mille tentativi, ha finalmente trovato quella ricetta che soddisfa il suo gusto o gli evoca la migliore mai mangiata. E poi perché è ben spiegata, facile da realizzare, che può - e sottolineo può- venir bene a chiunque al primo colpo. Anche qui da noi su Ammodomio troverete ricette perfette, secondo noi, che hanno avuto un gran numero di consensi da chi le ha provate e trovate ottime.
Può esistere però una ricetta perfetta di pasta frolla, di pasta choux, di impasto per focacce, di pan di Spagna, di besciamella ecc ecc...? Che intendiamo per perfetta se parliamo di una ricetta di base? **
Che sia ben bilanciata, che utilizzi ingredienti canonici secondo i sacri testi e che sia la migliore per l'utilizzo che ne vogliamo fare. Ecco il punto fondamentale! Se vogliamo preparare una crostata, dei biscotti, dei pasticcini da tè, oppure un Paris-Brest o dei semplici bignè, dovremo usare combinazioni di pasta frolla o di pasta bignè, con percentuali differenti degli stessi ingredienti ed anche, in alcuni casi, con tecniche diverse. Da qui non si scappa.
Dunque, siccome non stiamo nella vostra testa e non possiamo immaginare quello che voi intendete per ricetta perfetta, vi possiamo raccontare quello che abbiamo appreso in anni di esperimenti e approfondimenti su come modificare le dosi degli ingredienti oppure il procedimento, per ottenere quello che vi pare. Insomma, non dico con presunzione che vi insegniamo a pescare, ma come mettere l'amo, l'esca e tenere la canna da pesca, se desiderate che il pesce abbocchi. ;) Oppure vi aspettate che veniamo a casa vostra a cucinare ciò che piace a voi e a lavarvi pure le pentole? :D :D :D
Lo dico perché a Paola ieri è capitato di essere apostrofata in malo modo da una signora che su FB chiedeva la ricetta perfetta della pasta frolla (forse quella di sua nonna che era nella sua testa, vaiasape'). La infastidiva leggere il post dedicato: troppo complicato a suo dire,"frutLto dei soliti copia/incolla" (a noi, mo'!!!!) e peggio ancora zeppo di "lezioncine teorizzanti"....
Naturalmente ne abbiamo riso fino alle lacrime! :D :D :D
Ecco che mi si è accesa la lampadina: il successo megalattico di certi blog|siti|trasmissioni televisive di cucina è dato dal fatto che la gente non vuole pensare, impegnarsi, riflettere, approfondire neppure su ciò che mangia! Ci si accontenta della pappa pronta, del cotto&mangiato, di tutte le cialtronerie che vengono strombazzate ad a gran voce. Il lettore comune, solo per fare pochissimi esempi, è convinto che il Kamut sia il nome di un grano antico la cui farina non ha glutine e che faccia bene alla salute; che l'olio di palma, la margarina, la vanillina, siano velenosi; il lievito di birra o quello per dolci in bustine, siano nocivi perché composti da additivi chimici. E tanto basta per sentirsi attento al cibo che propina alla sua famiglia quotidianamente! Vabbè, mi fermo qui che è meglio. ;).
A margine di queste mie riflessioni scappatemi sulla tastiera del pc, mi sto interrogando ancora sull'opportunità di dare una svolta al blog e quindi di pubblicare da adesso in poi solo "ricette perfette" per certi lettori. :D Ne parlerò con Paola...
Intanto vi lascio con un classico della cucina povera... ché noi i milioni col blog non ce li siamo ancora fatti. :D
*Gli smanettoni esperti mi hanno spiegato che esistono programmi, bot, o come diavolo si chiamano, capaci di simulare accessi multipli a blog e siti, anche a distanza. Io sinceramente non ci capisco un accidenti, ma pare che, se mai volessi, potrei mostrare ai webmaster di altri siti, accessi farlocchi provenienti da ammodomio. Sarà vero? Boh? Mi dicono che esistono un'infinità di trucchi dei quali ignoro e continuerò ad l'esisenza.
** Con le ricette di base avevamo cominciato benissimo. Poi, abbiamo desistito. In fondo chi è che ha voglia di approfondire? Noi lo facciamo per nostro conto tutte le volte che ne abbiamo voglia. Voi fate un po' come vi pare. ^________^
Polpette di pane
Ingredienti:
200-300 gr circadi mollica di pane secco, ammollata e strizzata
4 cucchiai colmi di formaggio grattugiato (preferibilmente pecorino)
1 uovo grande o due piccole
pangrattato q.b.
uno spicchio di aglio tritatissimo
qualche foglia di prezzemolo tritato
sale e pepe q.b.
olio extravergine per friggere
almeno 1\2 litro Sugo di pomodoro già cotto
In una ciotola ammollare il pane raffermo, strizzarlo benissimo e mescolarvi tutti gli altri ingredienti, aggiugendo in ultimo il pangrattato per ottenere la giusta consistenza. Formare le polpette rotolandole tra le mani, farle riposare circa 15 minuti prima di friggerle, poche per volta, in olio caldo, fino a che non si formerà una bella crosticina dorata. A questo punto mettere a scaldare il sugo di pomodoro e farvi sobollire dentro le polpette per 5-10 minuti. Aggiungere una foglia di basilico e servire calde.
Variazioni sul tema
Esiste la Polpetta perfetta?
Chi la vuole morbida potrà ammollare il pane nel latte e\o aggiungere all'impasto una patata lessa e schiacciata.
Chi la preferisce più saporità potrà mescolare all'impasto un po' di vino rosso corposo.
E se non si volesse friggerele? Niente paura:basta disporre le polpette in una larga teglia, in un solo strato, ungerle appena con un filo di olio ed infornarle per pochi minuti in forno caldo finchè non si saranno rassodate formando una pellicina in superficie. A quel punto potranno continuare la cottura nel sugo bollente.
Le popette di pane, fatte in formato mignon, sia fritte che semplicente al forno possono essere ottime nelle zuppe di verdure.
Passo e chiudo,
Ornella
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La ricetta perfetta è il sogno proibito di ogni amante della cucina... Giustamente perfetta "per noi" quindi relativamente perfetta. Come ogni Santa cosa a questo mondo. Che è imperfetto. Come lo siamo noi. I poverelli che si adirano per post un po' più complicati (proprio perché la ricerca della perfezione richiede un minimo di impegno, strano ma vero) e pretendono da voi ricette brevi, veloci, pochi ingredienti e due mescolate per una ricetta perfetta non meritano di sicuro di essere Vostri followers. Meglio ricercare la perfezione pur con la consapevolezza che probabilmente non esiste che pretendere la perfezione negli altri per colmare l'immensa imperfezione di menti (e cuori) vuoti.
RispondiEliminaPs. Le vostre ricette di base le ho adorate. Avercene di blogger così.
Ciao Ornella,
RispondiEliminaa questo punto ti faccio una domanda trabocchetto (grazie a Dio non sono una della schiera di quelli che "si accontentano" o che si bevono tutto ciò che gli viene detto!):
Siccome non l'hai scritto esplicitamente, quando si dice "ammollare" qualcosa, si intende in acqua o latte o altro liquido?
Grazie,
Sara
E' vero!!!! :D Ingenere uso acqua o vino rosso. ;)
EliminaPienamente d'accordo!!! Quando leggo certe ricette, mi viene da urlare per le bestialità che contengono ma, soprattutto, per le decine di commenti incensanti e beoti che le seguono. Secondo me, Ammodomio (come altri analoghi), invece aiuta anche le sprovvedute (come me)a pensare, prima di fare. e si sa.... di questi tempi, vita dura per chi usa la propria testa
RispondiEliminaCiao,nn vi ho mai scritto ma leggo tutte( e non per dire) le vostre ricette.ma questa volta volevo proprio farvi sapere che quando avete pubblicato la prima "lezione" delle ricette base ero cosi felice che verso la fine quasi tremavo.mi sono quasi preoccupata della mia salute mentale.è stata la prima volta che mi sono cimentata a stampare sul cartaceo qualcosa della rete perche DOVEVO conservare quel sapere nel mio quaderno delle ricette. E poi aspettavo sempre altre ricette base...ma dopo un po...basta!stratristezza.insomma a me interessavano molto. Spero tanto cambierete idea.grazie tantissimo della vostra generosità nel condividere con noi la vostra passione.
RispondiEliminaGrazie a te per avercelo detto! <3
EliminaForse Paola ne pubblicherà uno sulla cottura dello zucchero. Lo sto aspettando anch'io da mo'... :D
EliminaSembra una ricetta molto gustosa e solo a guardare la foto viene l'acquolina in bocca :)
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