Prendetemi pure per una dalla mente poco aperta, ma proprio Halloween non mi va giù. Capisco che questa festa abbia tutto un significato storico e culturale alle proprie spalle, ma zucche vuote (nel più ampio significato del termine), gatti neri, fantasmi, streghe e mascherate carnevalesche non fanno parte di me e della nostra tradizione. Questa mattina per strada era tutto un girare di maschere ridicole ed orride: cappelli neri, dita sanguinanti, scope, occhi fuori dalle orbite, vermi, ragni e ragnatele.
Ognuno si diverte come vuole per carità, ma che tristezza!!
Per me oggi è solamente la vigilia di una festività cattolica che celebra in un solo giorno, tutti i Santi che la stessa Chiesa Cattolica ha riconosciuto come tali. Domani è quindi l'onomastico di ognuno di noi e per questo è un po' la festa di tutti.
Non so se quei bambini e ragazzi che oggi ho incontrato mascherati, sanno perchè domani non andranno a scuola. Quello che voglio dire è che va benissimo prendere in prestito tradizioni altrui e farle nostre anche se solo esteriormente, ma almeno non scordiamoci le nostre e capiamo il perchè ed il significato di ogni festa.
Non so se quei bambini e ragazzi che oggi ho incontrato mascherati, sanno perchè domani non andranno a scuola. Quello che voglio dire è che va benissimo prendere in prestito tradizioni altrui e farle nostre anche se solo esteriormente, ma almeno non scordiamoci le nostre e capiamo il perchè ed il significato di ogni festa.
Detto questo, come tutte le vigilie che si rispettano, oggi si prepara qualcosa di buono per domani e a casa mia non può certo mancare il Pane co' Santi. Sono tanti anni che lo preparo e senza di lui non si può celebrare questa festività.
Il nome lascia un po' interdetti: perché "con i Santi" e non "dei Santi" come verrebbe logico?? Perchè fin dall'antichità, i frutti secchi o gli stessi semi, simboleggiano in qualche modo la morte che cela la vita. Il seme infatti pur sembrando un'entità morta, racchiude in se la vita, pronta a sbocciare di nuovo. Nello stesso modo, i Santi, benchè ormai defunti, lasciano un messaggio di vita eterna, con il loro esempio di vita per tutti imitabile.
Questo è quindi un pane antico, un pane simbolico, ricco di semi e frutta secca. Mangiandolo, in maniera simbolica, appunto, riconosciamo il valore storico, sociale e religioso di persone che hanno affrontato la vita in maniera diversa, cercando di lasciare un messaggio di speranza e vita eterna.
La ricetta è quella mia solita, quella che gira da parecchi anni in rete fra blog e forum e che anche Lei ha eseguito magistralmente.
Quest'anno però, l'ho provata utilizzando il metodo Tang Zhong... Fatelo anche voi e vedrete che non lo abbandonerete più!
Quest'anno però, l'ho provata utilizzando il metodo Tang Zhong... Fatelo anche voi e vedrete che non lo abbandonerete più!
Pan co' Santi

Ingredienti:
150 g di water roux (vedere qui come fare)
600 g di farina forte
250 ml di acqua tiepida
9 gr di lievito di birra
5 cucchiai di olio
30 gr di strutto
4/5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di sale
Noci ed uvetta a piacere
semi di anice circa un cucchiaio
pepe nero macinato al momento
Procedimento:
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua calda insieme a 1 cucchiaino di zucchero. Quando formerà una schiuma,impastarlo con della farina, formando un pastello morbido e lasciarlo fermentare circa 40 minuti.
Intanto preparare i "Santi" cioè la frutta secca, tagliando a pezzetti le noci e facendo ammorbidire l'uvetta in acqua tiepida.
Preparare l'impasto sciogliendo il panetto con la rimanente acqua tiepida, unendo il water roux, poi lo zucchero, il miele,il sale, l'olio e lo strutto morbido. La pasta dovrà essere ben lavorata, soffice e morbida. Ho utilizzato la MdP, facendo due cicli di impasto successivi.
Farla lievitare fino al raddoppio.
A questo punto sgonfiarla ed unirvi la frutta secca, il pepe e l'anice. Lavorare per amalgamare ogni cosa e formare dei panetti grossi quanto un pompelmo e farli lievitare un'ora.
Quando saranno gonfi e soffici, pennellarli con 1 tuorlo battuto con un goccino di latte e infornarli a 200°- 220° per 20 minuti o poco più.Raccomando la temperatura bella alta in modo che i panini non facciano crosta, ma rimangano belli soffici.
Si mantengono per più giorni in un sacchetto di cellophane e come tutte le cose antiche, più passa il tempo e più diventano buoni!
Buon onomastico a tutti !!!

A presto,
Paola
Piesse: Le foto si riferiscono al mio Pan co' i Santi preparato con la ricetta tradizionale. Appena pronte aggiungerò le nuove foto...( le pagnottine sono ancora in forno..;)) Tornate a vederle e fate il confronto.
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