Con le sculture di Stefano Bianco si sa da dove si parte ma non dove si va a finire...
Ve l'ho già detto, vero, che solo poco prima di pubblicare il post mi arrivano le foto della scultura del mese e perciò proprio all'ultimo devo tentare di darvi una mia interpretazione seppur approssimativa? Beh, sapeste dove sono andata ad approdare stavolta! :D
Mettetevi comodi e seguitemi un attimo...
Una testa di donna posata su un carretto insieme a 2 piccole pannocchie di granturco...
Stefano avrebbe potuto metterci tanti ortaggi insieme a frutta e verdura, su quel carretto... ma perché proprio le Pannocchie?
Lo sapevate che sono un simbolo misterioso la cui interpretazione genera molti interrogativi ancora oggi?
Simbolo dal valore fisico e metafisico per i Maya (prima popolazione del centro-America che se ne dedicò alla coltivazione), rappresentato in quella antichissima civiltà con diversi significati sacri tra i quali il numero "otto", si ritrova raffigurato in Europa, in epoca antecedente al 1492 (data della scoperta dell'America), nella famosa Cappella di Rosslyn in Scozia.
L'avete letto"Il Codice da Vinci" in cui si sostiene che in una particolare colonna di quella Cappella sarebbe stato nascosto il Santo Graal? Le ipotesi romanzesche e fantasiose di Dan Brown, si ispirano però ad alcuni elementi oggettivi: l'archittettura della chiesa ricalca quella del Tempio di Salomone. Gli storici raccontano che la Cappella fu costruita a partire dal 21 Settembre (giorno dell'equinozio d'autunno) del 1446 e fu terminata esattamente nello stesso giorno di 4 anni dopo ad opera di sir William Sinclair.
Che ha di particolare la chiesa? Pur essendo stata costruita più di un secolo dopo la scomparsa dei Templari, ne conserva simboli e misteri.
Beh, forse non ci crederete, ma le Pannocchie di Mais sono raffigutate in questa cappella! Le ritroviamo pari pari, in una chiesa romanica medievale dedicata a San Tommaso Becket (l'arcivescovo, pare legato ai Templari, che fu ucciso nella cattedrale di Canterbury).
La chiesa di San Tommaso che si trova nei pressi di Caramanico in provincia di Pescara, la cui edificazione cominciò nel 1202, quindi in epoca antecedente al 1492, è un incredibile connubio di simbolismo pagano-ermetico-cristiano.
E non finisce qui, perché non è l'unica in Italia...
Ne esiste almeno un'altra in Ciociaria: la chiesa medievale di Santa Maria della Liberata ad Aquino. Aquino, sebbene non sia storicamente dimostrato, avrebbe dato i natali a un altro San Tommaso, il noto filosofo e santo della Chiesa Cattolica (entrambe le chiese costruite sui resti di templi romani dedicati a Ercole).
Tutte coincidenze? Mah... chi può dirlo?
Le domande però che riguardano il nostro discorso sono diverse: "Come facevano i Templari a conoscere il Mais e le sue pannocchie molto tempo prima della scoperta dell'America, unico luogo in cui era coltivato? Attribuivano ad esso gli stessi significati sacri e simbolici legati ai cicli della Natura e della Terra come i Maya?"
Le domande però che riguardano il nostro discorso sono diverse: "Come facevano i Templari a conoscere il Mais e le sue pannocchie molto tempo prima della scoperta dell'America, unico luogo in cui era coltivato? Attribuivano ad esso gli stessi significati sacri e simbolici legati ai cicli della Natura e della Terra come i Maya?"
Mi sono allontanata troppo dalla piccola scultura di Stefano, dalle ricette e dalla cucina?
No, non ho fumato il granturco, come potrebbe affermare qualche malpensante!!!! :DDDD
Per rimanere in tema allora, vi linko un bel racconto sulle usanze di fine estate della civiltà contadina piemontese.
No, non ho fumato il granturco, come potrebbe affermare qualche malpensante!!!! :DDDD
Per rimanere in tema allora, vi linko un bel racconto sulle usanze di fine estate della civiltà contadina piemontese.
Il brano di Giacinto Grassi, manco a farlo apposta ;)))), è dedicato al Mais ed è tratto da "Il platano", rivista di cultura astigiana, Asti, anno III, n. 2, 1978, pp 45-48: Figure, opere e riti della nostra terra.
Sull'uso del Mais nelle cucine di casa nostra non credo di dover dire nulla, ne saprete certo molto più di me, per cui andate pure a ruota libera: insalate, polenta, pop corn, biscotti, torte, focacce, pane... non avete che l'imbarazzo della scelta! Vi ricordo solo che se volete partecipare alla nostra iniziativa, potrete utilizzare ricette già postate: noi non ci formalizziamo!!!!!
Che cosa dovete fare per partecipare al nostro esperimento artistico-culinario?
1) Per tutti:osservate bene la scultura, scatenate la vostra fantasia e lasciateci nei commenti a questo post, il titolo che dareste all'opera e la vostra ricetta.
2) Per i blog:prendete il nuovo bannerino di Carving in the Kitchen (quello che trovate in alto a sinistra) mettetelo nella vostra colonna indicizzata (grazie ;)) ) e linkatelo qui. Se vorrete pubblicare un vostro post apposito, anche con una ricetta già pubblicata, ci farete davvero piacere. ;)
3) Per tutti:diffondete l'iniziativa il più possibile, su FaceBook, su Twitter, su Flickr, insomma dove vi pare, condividendo e linkando questo post (fateci un po' di pubblicità, che ce la meritiamo, no?).
4) Il vostro link o il vostro commento a questo post ci deve pervenire entro le 23,55 del 20 23 Ottobre (nOn siamo fiscalissimi, quindi nOn vi preoccupate troppo. L'importante che arriviate con il vostro link, prima della pubblicazione del nuovo post).
5) Anche per questa settima ricetta ci sarà in palio una piccola scultura in barattolo della collezione "Le conserve di Stefano Bianco" che verrà estratta a sorte tra tutti i partecipanti.
Finalmente siamo giunti alla "premiazione"!!!
La sesta scultura si chiamerà:Rizoma!!!! Il vincitore e la ricetta andatela a scoprire da voi cliccando sul link... ;)))))
La sorte invece ha premiato Tina, che appena mi avrà comunicato il suo indirizzo, riceverà la piccola scultura in barattolo della serie " Le Conserve di Stefano Bianco".
Vi ringrazio tutti di cuore, anche a nome di Stefano e vi do appuntamento al mese prossimo con Carving in the Kitchen,
Ornella
Piesse: Anche stavolta mi permetto di segnalarvi una manifestazione che riguarda l'Arte e il cibo. Per saperne di più, cliccate QUI!
Una nota biografica su Stefano Bianco e la sua carriera artistica QUI.
La quarta ricetta
La quinta ricetta
La sesta ricetta
La settima ricetta
L'ottava ricetta
La nona ricetta
La decima ricetta
L'undicesima ricetta
L'ultima ricetta
La quinta ricetta
La sesta ricetta
La settima ricetta
L'ottava ricetta
La nona ricetta
La decima ricetta
L'undicesima ricetta
L'ultima ricetta
Carving in the Kitchen è un progetto di Creative corporation per le sculture di Stefano Bianco, le foto e l'impostazione grafica di Nina de Luca, i testi di Ornella Mirelli e le ricette dei foodblogger.
Per eventuali informazione sull’acquisto e spedizione delle opere, potete rivolgervi con una mail a questo indirizzo di posta elettronica:info@stefanobianco.it e verrete immediatamente contattati.
Nota Bene: Il premio messo in palio da Stefano Bianco NON rientra nella disciplina dei "Concorsi a premio" essendo un omaggio dell' artista al solo scopo di ringraziare i partecipanti al nostro progetto.
Testi ed immagini sono protetti dalla legge sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche.
Copyright 2009-2011© Ornella Ammodomio - All Rights Reserved
Quella fotografata è la conserva n° 6, proprio quella che verrà inviata al più presto alla sorteggiata....
RispondiEliminaRingrazio ancora tutti i partecipanti. E' stato difficilissimo decidere perchè alcuni nomi da attribuire all'opera mi piacevano davvero molto, oltre le ricette che, a mio modesto parere e da ghiottone più che da intenditore, mi sembrano sempre eccellenti. Aspetto ancora tutti per la prossima...Buon lavoro e a presto
Stefano
Grazie!!!sono felicissima :)) che bello!!ringrazio tutti
RispondiEliminaGrazie Stefano! Sono onoratissimaaaaaaaaaaaaaaa! Posso svenire ufficialmente???? :D
RispondiEliminaTroppo contenta!
E' stato un piacere partecipare, vediamo cosa mi ispirerà questa settima scultura che mi sembra davvero particolare!
RispondiEliminaComplimenti alla vincitrice!
ciao loredana
Confermo...era indeciso Stefano però molto felice dell'entusiasmo di tutti...Credo che questa nuova opera in apparenza possa sembrare difficile, ma non lo è affatto...
RispondiEliminaIntanto sperimento il mio nuovo nome del blog...vediamo come appare ;-))))
Questa volta non mi cullo pensando di avere tanto tempo, per poi arrivare come un'impunita all'ultimo giorno .... e così eccomi
RispondiEliminaLa vita/la donna, la prosperità/i chicchi di mais, la ricchezza/il color oro delle pannocchie mi fanno pensare come titolo di quest'opera a "Prezioso carico" e la abbino alla sbrisolona dorata al parmigiano, mandorle e sesamo
@Milena, grazie infinite!! Il tuo contributo è sempre più che gradito!!!!! La presentazione, splendida!!!!
RispondiEliminaGrazie Milen@
RispondiEliminaSulla mia pagina fb è pronto l'album per raccogliere le ricette... La prima è inserita :
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150313025867234.338881.56608262233&type=3
Eccomi!!! ci sono anche io... purtroppo con una ricetta già pubblicata, ma mi sembrava adatta. :)
RispondiEliminahttp://gustosamente.blogspot.com/2008/10/cachapas-de-budares.html
Come ho scritto nel post... Ecco cosa mi ha ispirato la scultura di Stefano Bianco... una donna dell'America latina che sul suo carro trasporta il mais come regalo a noi europei. Un dono prezioso più dell'oro che abbiamo ricevuto dalle popolazioni del centro America, lasciando forse in cambio soltanto troppe atrocità.
Eccomi...sono stata gentilmente interpellata e non ho potuto esimermi dallo spulciare tra le mie ricete, ma haimè mais ne utilizza davvero pochino, quindi proprio perchè questa è l'unida ricetta in cui l'ho utilizzato, ve la posto:
RispondiEliminahttp://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2011/06/fiori-di-zucca-farciti.html
Per quanto riguarda il titolo da dare alla scultura devo ammettere che quello che mi è venuto in mento è "Volando con l'oro nei capelli" ...un saluto a voi tutti!!
ciao loredana
mi spiace non aver avuto tempo di postare una ricetta nuova, mi sarebbe piaciuto di più... partecipo però sempre con lo stesso entusiasmo alla vostra iniziativa che spero continui a lungo! grazie a tutti.
RispondiEliminahttp://www.unacenaconenrica.com/wp/2011/07/16/da-una-foto-nasce-una-ricetta/
@ Leda @ Loredana @ Enrica..grazie! Vi ho belle e sistemate anche da me ;-)...ed ora aspettiamo gli ultimi concorrenti, pare che Ammodomio abbia spostato i tempi per pubblicare il nuovo post...quindi se qualcuna ha bisogno di tempo in più non ci saranno problemi ad accettarle....
RispondiEliminaA presto!!!
Stefano
Stefano...eccomi con la ricetta delle mie "monete di mais", e immaginando la mie monete come carico della Dea sul carro..il mio titolo dell'opera è "La madre Terra ed il suo oro" http://dolcisognare.blogspot.com/2011/10/monete-di-mais.html ciao ilaria
RispondiEliminaeccoci! della serie meglio tardi che mai ci siamo anche noi! con MaiSolo
RispondiEliminahttp://labandadeibroccoli.blogspot.com/2011/05/cous-cous-freddo-sui-tetti-della.html
Eccomi, ci sono anch'io: http://semplicementelu.blogspot.com/2011/10/carving-in-kitchen.html. Ciao e complimenti a tutti/e!!!
RispondiElimina@Ilaria @La banda dei broccoli @Lucia - Ben arrivati!!!! Ho sintemato anche voi nell'elenco in facebook:
RispondiEliminahttp://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150313025867234.338881.56608262233&type=3
nei prossimi giorni il verdetto, c'è tempo sino a domenica !
A presto! Stefano
Maestroooooooooooooo! Eccomi! :)
RispondiEliminahttp://laricettadellafelicita.blogspot.com/2011/10/mini-pavlove-in-rosa-con-chicchi-di.html
Ce l'ho fatta! Ecco il mio:)
RispondiEliminahttp://mollicadipane.blogspot.com/2011/10/carchiola-con-cicorie-al-forno.html
Riguardo il nome dell’opera, mi è bastato poco per riconoscere in essa la forza, la vitalità, l’energia di una donna unica, la Malinche.
Donna Malinche, principessa cacicca, divenuta schiava a causa della sua famiglia, riesce a trovare la forza di reagire.
Da mediatrice di segni ed interprete, diventa l’amante del grande conquistatore Cortés, aiutandolo nella conquista dell’impero azteco. Assume col tempo una tale importanza, da sovrastare il potere del compagno; dagli indios, infatti, il nome di Cortés venne trasformato in Malinche, così come la donna che lo guidava.
Ecco, l’opera del Maestro per me proietta magnificamente le caratteristiche di questa donna, per cui il nome scelto è quello di “Malinche”.