Quella della cucina e del buon cibo non è una mia recente mania da food blogger, anche perché diciamoci la verità, in questa categoria mi ci ritrovo per caso e certamente ne sono una rappresentante un po' anomala.
E' forse per un retaggio atavico delle popolazioni meridionali che mi porto nel DNA, quello di identificare un luogo non solo per le sue caratteristiche geografiche, le bellezze paesaggistiche, per i beni culturali ed architettonici ma anche per il buon cibo, che per me Martina Franca è un luogo simbolo di buona cucina e cibi genuini!

Cittadina pugliese in provincia di Taranto nota ai più per i trulli, caratteristiche costruzioni dal tetto conico e per il Festival della valle d'Itria ( apprezzato dai melomani di tutto il mondo), è un posto dove i profumi della gastronomia locale si sentono in ogni stradina.

Non vi snocciolerò il rosario di tutte le bontà martinesi... vi parlerò soltanto del Bocconotto.
Questo dolcetto di per sé semplicissimo- pasta frolla, crema pasticcera, amarena sciroppata- a Martina Franca assume un gusto del tutto particolare che è difficile definire... certo è che chiunque vada in questa splendida cittadina pugliese, non può non tornare a casa portando con sé la "guantiera" di bocconotti acquistata in qualche nota pasticceria locale.
La ricetta? Ovviamente segretissima, non c'è verso di farsela dare e allora bisogna procedere per tentativi... Questo è il risultato migliore che sono riuscita ad ottenere dopo diversi esperimenti e mi sembra che sia fino ad oggi il più azzeccato.

Ingredienti per 4 Bocconotti (vi avanzerà un po' di frolla):
Per la frolla (atipica)
- 300 gr di farina 00
- 50 gr di burro
- 1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
- 1 uovo intero + 1 tuorlo
- 5 cucchiai colmi di zucchero Zefiro
- 1 cucchiaino colmo di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
Per la crema
- 400 ml di latte
- 3 tuorli d'uovo
- 4 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai rasi di farina
- 1 cucchiaino di frumina
- buccia di limone intera ( che va eliminata a fine cottura)
- 4 amarene sciroppate
- zucchero a velo q.b. per decorare
Ho riempito ben bene i gusci di frolla con la crema, ho messo un'amarena per ciascuno ed ho coperto con l'altra pasta frolla, precedentemente stesa sottile col materello e l'ho incollata" al guscio con pochissimo bianco d'uovo, infine ho infornato a 180° per circa 20 minuti. Ho sformato i Bocconotti tagliando il contenitore di alluminio per non correre il rischio di rovinarli, li ho fatti raffreddare su una gratella e sploverati con abbondante zucchero a velo.
Ah, scusate... dimenticavo due passaggi:
1) quando farcite i gusci con la crema compattatela bene, sbattendo le formine sul piano di lavoro;
2) quando sigillate la copertura fate uno o due piccoli buchetti per evitare l'effetto "vulcano";
(sinceramente io non li ho fatti e non mi è successo nulla... però ho letto che si fa, quindi regolatevi voi...)
1) quando farcite i gusci con la crema compattatela bene, sbattendo le formine sul piano di lavoro;
2) quando sigillate la copertura fate uno o due piccoli buchetti per evitare l'effetto "vulcano";
(sinceramente io non li ho fatti e non mi è successo nulla... però ho letto che si fa, quindi regolatevi voi...)
p.s. Vi metto qui un video sulle origini di Martina Franca, se siete interessati potrete trovarne altri.
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wow io penso che siano veramente squisiti!!!
RispondiEliminagiuro che ci ho provato ad avere un approccio serio alla ricetta: ho studiato sulle dosi della frolla, mi sono imposta di interrogarmi sulla percentuale dei grassi, sul riposo in frigo, pure sul diametro dello stampino. Ma alla fine, sulla "fudbloggher" ha prevalso la cuoca golosa et compulsiva e zac!, furtivo copia incolla e in archivio di corsa, fra le cose da fare subitissimo, appena si torna dalle ferie.
RispondiEliminaMartinafranca è un sogno, ci sono appena stati i miei suoceri e non la smettono più di decantarne le meraviglie
Buona giornata
ale
Ho una passione "smodata" per i Bocconotti. Ho letto molto in proposito perchè avevo in mente di rifarli ma devo dire che la tua ricetta mi convince particolarmente. Non posso che farti i complimenti e condividerti in futuro eventuali miei sfaceli in cucina :-P Buona giornata ed alla prox
RispondiEliminaPS
RispondiEliminaL'avevo scritto ma nel copia ed incolla l'avevo dimenticato. Faccio sempre la crema di Paoletta con la buccia di due limoni grattuggiati. E'spettacolare :-)
Sono golosissimi questi bocconotti...me li ero quasi scordati e ora mi è riesplosa una voglia incredibile di rifarli!
RispondiEliminaA prima impatto ho pensato guardando la foto ecco è alberbello poi ho letto martina ...ottimi questi dolcetti !
RispondiEliminaMa di quel cuoricino cremoso ne vogliamo parlare? Forse sarebbe meglio tuffarcisi su direttamente:D
RispondiEliminaCiao;è veramente sorprendente cosa si può apprendere dal tuo blog.Oltretutto questo è il mio dolce preferito,devo per forza cercare di provare ,sperando di cavarmela anche se ho molti dubbi.Brava ancora,LISA.
RispondiEliminaAllora, vi rispondo cumulativamente, sennò mi perdo.;)
RispondiEliminaIl Bocconotto martinese è veramente particolare, diverso da quello napoletano e dal famoso pasticciotto leccese. Non saprei spiegarvi il motivo, se la consistenza della c.d. frolla oppure il sapore di limone...
Comunque, in genere nella frolla tendo a metterci meno burro e sempre un po' di lievito, ai miei non piace troppo consistente...viene buona ugualmente.
Di Martina Franca che dirvi? E' un luogo magico come tutta la valle d'itria, Alberobello, Locorotondo.
A Martina c'è uno splendido Palazzo Ducale... beh ho capito, forse è meglio che vi aggiunga sotto il post i link di alcuni filmati, così potrete vedere da voi!
Grazie a tutti,
Ornella
ok li guardo e decido di farli in qualche nottata, ma mi dici che me ne faccio di 4? come minimo di tocca quadruplicare la dose anche solo per farne assaggiare 1 alla sola famiglia....
RispondiEliminaciao enrica
Enrica, hai ragione!!! Mi "tengo" sempre con le dosi per sperimentare, non si sa mai! :))
RispondiEliminaNon ho mai mangiato i bocconotti, ma mi hai fatto venire una gran voglia :)
RispondiEliminaBuona serata.
Wooooowww ornella, che bontà!!!!
RispondiEliminaAnch'io aumenterò le dosi: quattro bocconotti basterebbero appena per me!!!!
Eh eh eh
Licia
Un po' di frolla avanza quindi se riuscite a farne di più, meglio... Con gli avanzi io ho fatto biscottini con pinoli...
RispondiEliminaOrnella,
RispondiEliminaio li ho fatti (con una ricetta simile che avevi passato su CI, se non ricordo male) tempo fa. Per essere buoni erano buoni, però...sono 'scoppiati' al centro e sembravano dei piccoli Vulcani! Non proprio presentabili, quindi.
Mi sono ripromessa di rifarli, spero con maggior successo.
Valeria
Valeria, sono proprio loro! Ho letto stamattina in un altro forum( su Gennarino) che alcuni forano la copertura prima di infornare... Io però non l'ho fatto, forse i miei non essendo perfettamente sigillati, non si sono gonfiati troppo. Non so...
RispondiEliminaOrella, sono in Puglia da 4 giorni e non entro praticamente più in messun paio di pantaloni...se vedi aggirarsi per Salento e Val d'Itria una tipa in larghi camicioni...sono io! Tra pasticciotti e crostate alla frutta, orecchiette e sagne, ciceri e trie, feise e friselle non so se riuscirò a sopravvivere!!Eh! eh! Che meraviglia, Ornella...qui è un incanto!
RispondiEliminaE questi tuoi bocconotti me li rifaccio appena ritorno a casa, presa dalla nostalgia, lo so già, di queste luci magiche e di questa regione incantata! Un grande abbraccio
Patrizia
Ma lo sai che io sono nata a Cisternino a 10 km da Martina.... te ne sei dimenticata nel citare i paesi vicini!!!!!
RispondiEliminache meraviglia questi boconottti per non parlare di tutte le altre specialità dolciarie della Puglia!!
Mi piace l'approccio culturale: cibo,territorio; e mi piace come organizzi il tuo blog così personale, ironico, divertente, non ci si annoia a leggere una tua ricetta, ma viene voglia di sperimentare.
RispondiEliminaTi saluto caramente, Angelapia
Oh mamma mamma! Se senti gemere smodatamente, non stare a chiederti da dove arrivi ;-) Kat
RispondiEliminaCiao Ornella ci trasmetti l'amore che hai per la tua terra, i vostri piatti.....
RispondiEliminaQuesti bocconotti deliziosi, ma credo che preferisco la tua crema è più leggera e sicuramente buona!!!
Grazie!!
" U BUCCHENOTTE" in dialetto Martinese
RispondiEliminadi Giovanni Nardelli
Jé nu dŏlce piccinnŭdde
ma ci u vere quant’è finŭdde
Sòpa sòpe jé bianche bianche
a fióure na le manche
Dŏlce dŏlce e teneridde
ce n’affà du gnumeridde
Chĕdda crēme fréšca fréšche
ca ti fèsce alliccà le réscete
E ce sté péure a ‘marène
ce l’assagge, ahi! còme vēne
Ce te ne mange jéune a regghiĕ
tu te scirre da fatigghiẹ
Tŭ sinte u vante di Martine
e di paste sinte a reggine
Vénene na mŏrre da fóre tĕrre
e jinte i bar fascene a uĕrre
Peccé a lu pajẹse u fórastire
se vóle purtà du bucchenutte na uantire
Ma cià brève i pasteccire
chidde de jósce e chidde de jire quelli di oggi e quelli di ieri
s’hanne prŏpete ‘mmurtalète
ca pe néugguẹ l’hanne crijète
Bucchenŏtte bucchenŏtte
jẹ te sóne péure a nŏtte
Ca te mange a vuluntà
e pŏ me sénte a recrjà.
Ma questa è la mia cittadina!
RispondiEliminaAnche se ormai sono trapiantata a Roma da 15 anni è a Martina che "torno a casa" :)